Seedorf a Sky: ”Abbiamo tutti grande rispetto della maglia. Difenderò questi colori fino alla fine. Lavoriamo e non cerchiamo colpevoli”

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Queste le parole rilasciate a SkySport da mister Clarence Seedorf dopo la sconfitta casalinga contro il Parma e nel piano della contestazione della Curva.

Sull’incontro con i tifosi avvenuto ai box dello stadio, che ha visto lo stesso Seedorf protagonista con Kaka, Balotelli, Bonera ed Abate:

“L’incontro con i tifosi è sempre una situazione delicata. E’ stato molto pacifico. Sono tutte persone che vogliono il bene del Milan, che amano il Milan e soffrono, e per questo sentono di dovere esprimersi prima, durante e dopo la partita. Ma si è svolto tutto in modo molto pacifico e con grande rispetto della maglia da parte di tutti. Conosco queste situazioni e le ho vissute anche al Botafogo quando eravamo quarti in classifica. Siamo pronti ed abbiamo voglia di reagire e recuperare”.

Sull’incontro di oggi col Parma:

“E’ stata una giornata importante. La squadra ha dato, come sempre, tutto quello che aveva, provando a recuperare una partita iniziata malissimo con il rigore e l’espulsione. Nell’intervallo ai ragazzi ho detto di crederci, perchè in 10 spesso si cresce e si recupera. Siamo stati bravi a reagire, anche se sul 2-2 potevamo avere, tutti, una lettura migliore della situazione. Peccato avere iniziato così oggi, perchè in settimana avevamo lavorato bene e ci eravamo preparati bene”.

Sulla proposta di ammettere davanti ai tifosi che il Milan è una formazione di metà classifica:

“E’ una situazione delicata, e difenderò questi colori fino in fondo insieme ai ragazzi. Guardiamo avanti senza cercare colpevoli e lavoriamo tanto per risolvere i problemi. Quando le cose vanno in un certo modo fai fatica, ma dobbiamo mettere maggiore attenzione nelle cose, per diminuire al massimo gli errori. Dobbiamo tirare fuori il meglio e poi costruiremo certamente una squadra competitiva per l’anno prossimo”.

Sull’invito ad essere più umile:

“La mia umiltà è il lavoro che faccio ogni giorno. Cerco di fare del mio meglio e so che devo imparare ancora tanto come allenatore, ma ho vissuto 22 anni in questo mondo e so cosa stanno vivendo i ragazzi in questo momento. Anche in Coppa abbiamo dimostrato di essere umili ammettendo la forza dell’Atletico Madrid”.

 

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