Giovedì 16 Gennaio 2014.

Casa Milan.

Ore 12:00.

Clarence Seedorf, dopo avere sbrigato le ultime formalità burocratiche già avviate lunedì, firma il contratto che lo legherà al Milan nella veste  di guida tecnica del club  fino al 30 Giugno 2016.

Allegri è già abbondantemente alle spalle nel cuore di tutti i milanisti. L’era Seedorf è iniziata.

Visibilmente emozionato ma allo stesso tempo sicuro della scelta fatta,  il “Professore” inizia così il suo secondo capitolo della storia del club rossonero.

Nella prima esperienza, da giocatore, in 10 anni di militanza, Clarence ha praticamente vinto tutto. E le 4 Champions con tre squadre diverse (Ajax, Real Madrid, Milan), record ancora oggi ineguagliato, sono la prova che l’olandese, al di là della mancanza di esperienza da tecnico, è una di quelle figure il cui carisma e la cui classe raramente si trovano in giro, dalle parti di Milanello soprattutto dati gli ultimi tempi.

E Berlusconi questo lo sa, se è vero che il pallino Clarence ruota nella testa del Presidente da parecchio tempo.

Ripetersi da tecnico, dopo i successi ottenuti da calciatore, non sarà facile, anche perchè la situazione attuale, sia  a livello societario che di qualità della rosa, è molto cambiata dai tempi dei suoi trionfi. Del club più titolato al mondo, il cui solo nome incuteva timore agli avversari e che faceva di San Siro una fortezza inespugnabile, adesso è rimasto, appunto, solo il nome.

A Clarence il compito di iniziare un nuovo ciclo vincente.

Cambieranno staff, preparatori, tecniche di allenamento (si parla di un tre coah, uno per reparto, sul modello olandese). Un taglio netto col passato che rappresenta la volontà di voltare al più presto pagina.

Ci vorranno tempi, modi e pazienza. Ed una squadra notevolmente rafforzata da qua all’inizio della prossima stagione.

Ma di questi tempi, onorare la maglia e mettere in campo cuore, grinta e cattiveria agonistica per 90 minuti sarebbe già tanto…

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foto: zimbio.com

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