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EDITORIALE DEL GIORNO
Milan e Maldini un addio doloroso o doveroso?
Mai nessun tifoso del Milan avrebbe mai immaginato un epilogo di questo livello. Maldini si separa dal Milan. Un nome che sembrava legato a doppio filo in maniera dissolubile a quello dei rossoneri. Come spesso ci ricorda Paolo nel nome Maldini ci sono le stesse lettere della parola Milan.
Milan e Maldini insieme per sempre. Questo era il pensiero comune dei tifosi rossoneri, che invece ieri, si sono visti difronte ad una doccia fredda. È vero, quest’anno Paolo Maldini ha commesso tanti errori di mercato ed anche più di qualcuno a livello comunicativo. Pesano su di lui i risultati sportivi ed un calciomercato privo di acquisti significativi. Ad oggi salviamo solo quello di Malick Thiaw. Troppo poco per poter chiedere pieni poteri ed un aumento di un budget che nella scorsa estate è stato mal investito. Le dichiarazioni dopo la doppia sconfitta contro l’Inter in Champions League sono apparse fuori luogo e fuori tempo. Considerazioni comprensibili e condivisibili ma andavano fatte in altra sede e soprattutto lontano dalle telecamere di tutto il mondo. Paolo Maldini ha sbagliato sicuramente i modi ma non i concetti. Questo non vuol dire che il dirigente e bandiera del Milan non avesse colpe, anzi…gli errori ci sono stati ed anche tanti. Forse, vista la storia che rappresenta, l’ex capitano del Milan meritava un’altra opportunità, ma è anche vero che dovrebbe fare un bagno di umiltà e capire che i soldi non sono suoi. Se non gli aggradava il progetto non doveva firmare con la speranza di cambiarlo in corso d’opera. Conosciamo la mentalità americana, sono calcolatori e molto rigidi nelle loro posizioni.
Ultima cosa, non può essere sempre e solo un caso se il signor Paolo Maldini ha sempre litigato con le varie proprietà. Da calciatore con Galliani ed infatti non entrò nello staff dirigenziale, poi con Gazidis ed ora con Furlani e Cardinale. Probabilmente qualche colpa le avrà anche lui…
Ora cosa ci resta? La promozione – forse momentanea – di Moncada a Direttore Sportivo. Che personaggio è Moncada? Da quello che si intuisce non è un amante del calcio sudamericano e conosce molto bene quello francese, ma per essere alla guida di un club come il Milan è sufficiente? Sicuramente lui, rispetto a Maldini, corrisponde all’identikit che vuole e cerca la proprietà. Ovvio, questo mercato non si può sbagliare, altrimenti Cardinale può cercarsi tranquillamente un nuovo compratore perché i tifosi del Milan non saranno disposti a concedergli ulteriori crediti…Cardinale non è Paolo Maldini!
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