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EDITORIALE DEL GIORNO
Milan: #iostoconSeedorf, forse un giorno capiremo cosa è successo
Ancora uno sforzo, poi sapremo. Se il Milan parteciperà o meno all’Europa League, e soprattutto chi sarà il suo prossimo allenatore. Ormai sembra chiaro a tutti che Seedorf non verrà riconfermato, in barba ai risultati (32 punti in 17 partite, 10 in più di Allegri che pure aveva avuto 2 gare in più) e al volere della gente. L’hashtag #iostoconseedorf è ormai in cima alla hit parade del popolo rossonero, quasi incredulo di fronte a cotanta ostilità di dirigenti, giocatori e media.
Sì, diciamolo apertamente: sono tutti contro di lui. Una compattezza rara nel mondo del calcio, troppo evidente per non far pensar male. Ma va bè, il Milan viene prima di tutto e continueremo a sostenerlo anche senza Seedorf. Un giorno però capiremo che cosa ha fatto di così grave l’olandese per mettersi tutti contro, magari proprio dalla sua bocca. Se le rivelazioni saranno di tale portata da giustificare un simile clima allora sarò il primo ad alzare le mani e chiedere scusa, viceversa…ci penseremo a tempo debito! Intanto però c’è un rush finale da affrontare, con un obiettivo che non scalda i cuori della gente ma il portafoglio societario sì. In caso di mancata partecipazione alle coppe diversi sponsor avrebbero facoltà di rescindere i contratti, il che, in un momento di recessione economica come questo sarebbe un vero disastro. E allora sotto con Atalanta e Sassuolo, pur con la triste consapevolezza che il destino dipende anche dagli altri. Torino e Parma infatti sono in vantaggio: i granata hanno un punto in più, i ducali gli scontri diretti a favore. Insomma, per andare in Europa non basta fare sei punti, bisogna anche incrociare le dita e aspettare i risultati degli altri campi. Ironia della sorte questa domenica prevede proprio lo scontro diretto tra gli uomini di Ventura e quelli di Donadoni. Ovviamente il Milan tifa per il pareggio, risultato che, combinato all’imprescindibile vittoria di Bergamo, permetterebbe il sorpasso in classifica, ma l’eventualità che la X resti un sogno c’è, eccome se c’è. In caso di successo granata non resterebbe che sperare nella Fiorentina, avversario al Franchi all’ultima giornata, mentre qualora vincesse il Parma l’unica chance si chiamerebbe Livorno. Avversari morbidi, poco motivati, ecco perché questa rischia di essere la domenica cruciale. Per il Milan, ma non per Seedorf. Lui, comunque vada, ha già un piede e mezzo fuori dal club. E un giorno, forse, capiremo perché.
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