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EDITORIALE DEL GIORNO
Milan: La differenza fra la teoria e la pratica
La disastrosa trasferta del Milan in quel di Udine, ci ha dato segnali sconcertanti sul lavoro fatto dalla squadra allenata dall’allenatore filosofo Marco Giampaolo.
È brutto dopo una una sola partita dare delle sentenze lapidarie, ed in fatti io in primis – mai stato tenero con il tecnico ex Empoli e Sampdoria – cercherò di non darle, o meglio di farle nella maniera più equilibrata possibile.
Nel momento in cui ho letto la formazione ufficiale che presentava Borini mezzala, Calhanoglu regista davanti alla difesa, Castillejo seconda punta e Suso trequartista ho pensato ad un errore grafico, ad uno scherzo o qualcosa di simile. Ma come si può pensare di schierare una formazione con almeno quattro giocatori fuori ruolo?
Nemmeno ai videogiochi un gamer schiererebbe tale undici! Persino li, l’utente, adatterebbe gli schemi in base ai giocatori a disposizione.
Io non sono mai stato un amante degli allenatori integralisti, per me l’allenatore ideale è quello che adatta i propri schemi agli uomini che ha a disposizione e non il contrario. Se uno ha delle ali d’attacco è evidente che dovrà trovare uno schema che le preveda e non un modo di adattare questi giocatori in ruoli non consoni.
Mi spiace dirlo, ma a prescindere da un mercato del tutto rivedibile, non per la qualità dei giocatori acquistati che per alcuni non so ancora dare un giudizio – Rafael Leao su tutti non conosco – ma a questo punto una scelta di giocatori non adatti all’integralista Giampaolo e ritrovarsi ad una settimana dalla chiusura del mercato senza giocatori – dalla trequarti in avanti – adatti è ancora più triste. I tifosi hanno portato in trionfo Boban e Maldini, ma stanno dimostrando, ad oggi, di essere teorici e probabilmente, non ancora in grado di costruire una squadra con una logica. Il cosiddetto “maestro” Giampaolo doveva fornire indicazioni ben precise in sede di mercato ed invece si è innamorato del grande bluff Suso, definendolo “fuoriclasse”. Di fatto, è evidente come questo giocatore abbia bloccato il mercato in entrata. Sedotto ed ora abbandonato?
A questo punto, dopo due mesi di lavoro e dopo due gol in amichevoli e zero in campionato, il signor Marco Giampaolo ha finalmente capito che qualcosa in avanti non funziona. Chissà cosa avrà scritto sul suo taccuino?
Che altro aggiungere?
Probabilmente l’allenatore ideale per questo Milan doveva essere un pragmatico stile Mourinho o Capello – allenatori che fra l’altro non ho mai amato e soprattutto ho parlato di “stile” e non di loro in maniera specifica – ma oggettivamente ideali per questa squadra che da anni cerca una ricostruzione.
È brutto pensare, che dopo una sola giornata, i tifosi pensino già alla prossima stagione!
A questo punto, Boban e Maldini, cosa possono fare in una settimana di mercato? È possibile stravolgere l’attacco? Il solo Angel Correa può essere sufficiente? Se l’intenzione era ed è quella di tornare al 4 – 3 – 3 perché non si è acquistato, quando si poteva, l’ottimo Everton?
Mi spiace, ma salvo miracoli, vedo l’ennesima stagione fatta di bocconi amari e quindi senza aspettative. Osserviamoci questo campionato senza sogni di gloria e nemmeno piccoli obiettivi. Tutto quello che arriverà, sarà grasso che cola e soprattutto il Milan sarà ancora, per l’ennesimo anno, Suso dipendente! In pratica un disastro!
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FOTO ACMILAN.COM
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