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EDITORIALE DEL GIORNO
Il pagellone dell’anno rossonero
Un anno incredibile per il Milan targato Elliott. Stefano Pioli, assieme a Maldini e Massara, hanno creato un’impresa eccezionale. Il Diavolo è tornato in Paradiso!!!
Maignan 10: Il portiere francese arriva al Milan con la pesante eredità di Donnarumma. In silenzio e fra lo scetticismo generale lavora con grande professionalità e diventa determinante. Di fatto diventa il regista aggiunto della retroguardia rossonera.
Tatarusanu 6.5: È il secondo portiere del Milan, quando Magic Mike si ferma per infortunio alla mano, lui lo sostituisce egregiamente parando anche un calcio di rigore nel derby a Lautaro Martinez
Mirante s.v.: Arriva a stagione in corso per rinforzare il reparto portieri rossoneri. Non gioca mai nemmeno un minuto
Tomori 10: Un muro invalicabile. Si rompe il menisco a gennaio e torna ancora più forte. È anche grazie a lui se la porta di Maignan è stata sempre ben protetta
Romagnoli 6.5: Forse la miglior stagione da quando è in rossonero, con tutta probabilità saluterà il Milan per tornare nella sua amata Roma. Alza la coppa dello “Scudetto” da capitano. Onore e gloria per un grande uomo. Buona fortuna Alessio!
Kalulu 10: Parte da terza scelta nel ruolo di terzino destro, da quarta in quella di difensore centrale. Chiude da titolare inamovibile e alzando il livello della difesa rossonera. Pierre si conferma uno dei giovani più interessanti del ruolo
Kjaer 7: Purtroppo la sua stagione è stata minata dal bruttissimo infortunio ai legamenti. Finché ha giocato è stato determinante, specie nella crescita del gruppo. Grande uomo!
Gabbia 6: Gioca una manciata di minuti nella stagione, non ha mai sfigurato, alla fine è campione di Italia anche lui
Theo Hernandez 8: Il gol contro l’Atalanta è da manicomio del calcio! Passerà alla leggenda come quello di Weah o Shevchenko. Quest’anno ha anche imparato a difendere, non sarà mai un “Maldini” ma il ragazzo sta crescendo e si sta collocando fra i migliori nel suo ruolo
Ballo – Touré 5.5: Una delle poche note dolenti della stagione. Arrivato per sostituire il forte Theo, in realtà quando viene impiegato non impressiona di certo. Ha l’attenuante nell’essere alla prima stagione in Italia
Calabria 7: Determinante per gran parte della stagione. Calante in quella finale. In ogni caso è stato un degno vice capitano. Signore nel lasciare la fascia al suo compagno Romagnoli nel giorno più bello
Florenzi 7: Mai davvero titolare, è uno dei dodicesimi uomini di Stefano Pioli. Quando entra ci mette esperienza e grinta. In un paio di occasioni è anche determinante. Bello ed importante il gol di Verona. Da riscattare!
Tonali 10: Dopo la sua prima stagione rossonera si pensava ad un mezzo disastro. Scommette su stesso, si riduce lo stipendio e rimane al Milan. Vero e proprio faro del centrocampo. Si comporta da leader e comanda la mediana rossonera. Lo Scudetto porta la sua firma grazie al gol di Roma e la doppietta di Verona!
Bennacer 7: Assente per qualche partita per la Coppa d’Africa. Quando viene impiegato è prezioso! Risorsa!
Bakayoko 4: È la vera nota dolente della stagione! Arrivato per dare un valido cambio al centrocampo, soprattutto a Kessie, e delude tutte le attese. Lo si ricorda solamente per qualche ammonizione
Kessie 7: Forse non la migliore stagione in rossonero. Dispiace vederlo andare via a zero. È un vero peccato, perché il buon Franck, nella fase finale della stagione, è apparso in crescita e soprattutto determinante.
Krunic 7: Non vanta grandissimi estimatori, ma bisogna ammettere che Rade quest’anno è stato una risorsa più che preziosa. Un vero jolly del centrocampo
Diaz 6.5: Una prima parte di stagione da “8” ed una seconda parte da “5,5”. Dopo il Covid non è stato più lui!
Daniel Maldini 6: Alla prima stagione da “grande”. La sua occasione l’ha avuta e l’ha ben sfruttata andando in gol contro lo Spezia. Forse il prossimo anno in prestito potrebbe fargli bene
Leao 10: È l’uomo Scudetto! Dribbling, velocità, assist e gol! Quest’anno l’asso portoghese ha siglato il contratto da fuoriclasse del campionato italiano. Ora ci si aspetta la sua firma su il rinnovo di contratto!
Rebic 6: Non certo la sua miglior stagione da quando veste la maglia rossonera. Purtroppo per lui troppi guai fisici, ma nonostante questo, quando è stato impiegato, il suo dovere l’ha comunque fatto
Saelemaekers 7: Stagione da ritenersi più che positiva. Non è stato continuo come nella scorsa stagione, ma in ogni caso è apparso utile. Da riconfermare!
Messias 7: Arrivato nello scetticismo generale. Da lui non abbiamo visto colpi d’effetto alla “brasiliana” ma in ogni caso ci ha messo spesso lo zampino.
Castillejo 6: Praticamente mai impiegato da Mister Pioli. Determinante nel girone di andata contro il Verona, per il resto il suo essere tifoso milanista lo ha reso un grande uomo spogliatoio
Ibrahimovic 7: Sono le sue ultime battute di una carriera straordinaria. Quest’anno gli infortuni ne hanno minano le presenze. È comunque determinante per lo spogliatoio e se questo trofeo è arrivato è anche grazie alla sua presenza. Un vero e proprio leader. Anche se meno protagonista, ma per una serie di fattori, forse il suo più bel trofeo!
Lazetic s.v.: Arrivato nel mercato di gennaio in vista della prossima stagione.
Giroud 8: I gol più importanti della stagione sono i suoi. Non sono tanti ma ci sono. Indimenticabili quelli del derby
Pioli 10: Arrivato in rossonero fra lo scetticismo generale. In silenzio ha lavorato con intelligenza ed astuzia. Ha sfiorato il siluro Ragnick ed ha costruito questo miracolo sportivo. Pioli is on fire!
Maldini e Massara 10: Pochi fondi a disposizioni, ma tanta passione e determinazione. Competenze ai massimi livelli per ripotare il Diavolo in paradiso!
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FOTO ACMILAN.COM
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