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EDITORIALE DEL GIORNO
Le pagelle di Milan-Monza 2-0: Finalmente è finita!

Il clima è surreale. La curva del Milan si dispone formando la scritta “Go Home” sugli spalti. Appena i giocatori entrano in campo sono solo fischi e cori contro la società.
La curva inneggia a Paolo Maldini e dopo 15 minuti di gioco abbandona il proprio settore lasciando lo stadio in uno status di desolazione.
Finalmente questa stagione è giunta al termine!
Maignan 6.5: Mai impegnato. È quasi un senza voto. Nel finale si guadagna la sufficienza piena con un bellissimo intervento sul colpo di testa di Akpa Akpro.
Tomori 6: Qualche errore in fase d’attacco. In difesa è poco sollecitato.
Gabbia 6.5: Segna il gol del vantaggio rossonero. Ci mette grinta e cerca di cambiare una giornata non certo positiva
Pavlović 6.5: Gioca bene e riesce ad abbinare la grinta ad una discreta qualità
Musah 4: È la versione Wish di Clarence Seedorf!
Chukwueze 6: Entra e dopo pochi secondi sfiora il gol. Il suo diagonale finisce sull’esterno della rete
Loftus-Cheek 6: Mette tanti chili a centrocampo, quando riesce a prendere velocità è potente e di buona qualità.
Reijnders 6: Ad inizio partita viene premiato come il miglior centrocampista della Serie A. Purtroppo non riceve le giuste attenzioni che si meriterebbe.
Bartesaghi 5.5: Prestazione priva di personalità. Il contesto era sicuramente difficile, lui non ci ha messo convinzione
Jimenez 6: Entra al posto di Bartesaghi.
Pulisic 6.5: Qualche buona giocata, grinta ed intelligenza
Florenzi 6: Al rientro dopo il lunghissimo infortunio, è alla prima presenza stagionale
João Félix 7: È uno dei pochi che ci mette qualità ed anche un pizzico di grinta. Colpisce un clamoroso incrocio dei pali con un bel colpo di testa e realizza un bel gol su calcio di punizione.
Fofana 6: Entra a partita decisa e giostra a centrocampo senza commettere errori.
Jović 5: Qualche sponda priva di qualità. Non lascia il segno!
Camarda 6.5: Tanta qualità e grinta. Sfiora il gol in più occasioni.
Allenatore João Costa s.v.: Partita priva di significato in un clima negativo contro una retrocessa. Difficile o quasi impossibile giudicare l’operato dell’allenatore.
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