-
EDITORIALE DEL GIORNO
Milan: il progetto stadio è ben avviato
Cari Lettori Rossoneri,
la ventunesima giornata di campionato vede in testa frenare sia la Juventus in quel di Udine sia, soprattutto, la Roma, al quarto pareggio consecutivo contro un Empoli che avrebbe meritato il bottino pieno all’Olimpico.
La Roma, invece di sbandierare, senza costrutto, ipotesi di scudetto farebbe bene a guardarsi le spalle dal ritorno del Napoli, alla terza vittoria consecutiva, tale da autorizzarlo ad avere velleità di raggiungere la seconda piazza, valida per l’ingresso diretto nell’Europa che conta: Ennesima rovinosa caduta dell’Inter contro un Sassuolo sempre più vera sorpresa del campionato e grande Toro che strapazza la Sampdoria con un Quagliarella in grande spolvero.
Alla luce di questi risultati, il Milan si trovava, dopo gli incontri del pomeriggio, con le vittorie di Sassuolo, Palermo e Torino, mestamente, al tredicesimo posto in classifica.
E a poco giovava crogiolarsi nel vecchio adagio “mal comune, mezzo gaudio”, considerando che i cugini, con una partita in più, si trovavano relegati nella medesima fallimentare posizione.
Il Milan, sebbene rabberciato da ben dieci assenze, pesantissime, scendeva in campo a San Siro, contro il fanalino di coda Parma, con l’obbligo di tornare, senza mezzi termini, alla vittoria, dopo il peggior mese di gennaio della sua storia lunga gloriosamente 115 anni.
Con un contorno extracalcistico molto importante: il progetto, ben avviato, del nuovo stadio da cinquantamila posti, incastonato in un contesto di riqualificazione ambientale della vecchia prestigiosa Zona Fiera, voluto dalla determinazione della dottoressa Barbara Berlusconi e che, se tutto andrà nel modo auspicato, diventerà la casa rossonera a partire dal campionato 2018/19.
Una vittoria, quindi, che, se questa sera fosse mancata, non avrebbe giustificato alcuno degli stucchevoli alibi che, da qualche tempo a questa parte, hanno inanellato, in modo puerile, alcuni addetti ai lavori.
E vittoria è stata!
Tutt’altro che facile, dopo un primo tempo assolutamente incolore, col Parma, sebbene attanagliato da una crisi irreversibile, sia societaria che tecnica, che il buon Donadoni, con dignità assoluta, sta cercando di gestire al meglio, più volte vicino al gol, con una raccapricciante difesa rossonera, capace di incassare il decimo gol stagionale su calcio piazzato con l’ex Nocerino, che pareggiava il vantaggio su rigore del solito Menez.
Allorquando si sentivano già in lontananza gli…alibi per la lunga fila di assenze, con San Siro che si spazientiva e iniziava a fischiare sonoramente la squadra ed alcuni giocatori in particolare, Essien su tutti, arrivava l’uno-due del solito Menez, al dodicesimo gol stagionale, il sesto su azione, e di un buon Zaccardo, al debutto stagionale, vera sorpresa della serata. Finiva 3 a 1 per i Rossoneri e la vittoria, oltre a portare la squadra l’ottavo posto in classifica, in condominio con il Vecchio Grifone, costituiva un “buon brodino”, un buon viatico, ci si augura, ricostituente, che possa permettere di guardare al futuro senza quelle nebbie, psicologiche soprattutto, che condizionano non poco l’iter snello del gioco ed hanno messo, fin qui, i calciatori nelle condizioni di giocare con la paura nelle gambe.
Perché, diciamocelo francamente, questa squadra non ha un gioco.
E’ in utile che il Buon Pippo continui a ripetere la solita “filastrocca” della determinazione, del “dare tutto ciò che si ha”, del non essere o sentirsi inferiori a nessuno.
Questa squadra non ha un gioco, nonostante un buona “rosa”, che meriterebbe, almeno sulla carta, molto di più del mediocre risultato fin qui evidenziatosi in classifica, “rosa” che l’ottimo mercato di gennaio della Società ha arricchito non poco e che, con qualche innesto a centrocampo ed in difesa (almeno due centrocampisti coi “piedi buoni” e due centrali eccellenti) da effettuarsi in estate, potrebbe competere per i primissimi posti. Almeno in un campionato di seconda fascia come quello attuale italiano. Juventus a parte.
A proposito della Juventus, nell’anticipo della 22^ giornata, il Milan fa visita proprio alla capolista. Andiamo ad incontrare, con una squadra rabberciata dalle tante assenze, un centrocampo stellare, che inanella i vari Pogba, Marchisio, Vidal e Pirlo.
E’ vero che il calcio è strano e non sempre segue logiche particolari, ma questa volta sarà veramente improbo uscire indenni dallo Juventus Stadium
La speranza è l’ultima a morire. Sempre e comunque.
Vediamo, intanto, cosa ci riserverà l’ultimo giorno di mercato (fin qui eccellente).
Il Condor è sempre in agguato. Questo è il suo giorno!
Buona settimana, Amici Rossoneri e non.
1,469 Visite totali, nessuna visita odierna






