Milan, sta nascendo la squadra di Inzaghi

ACMILAN.COM-Inzaghi

La strada sembra ormai segnata. Clarence Seedorf a fine stagione non sarà più l’allenatore del Milan. Troppe le voci sul suo futuro, troppo rumorosi i silenzi al riguardo sia di Silvio Berlusconi – il suo primo sostenitore, l’uomo che l’ha voluto al Milan – che della figlia Barbara.

Si dice che solo il quinto posto potrebbe salvare la panchina dell’olandese, ma, l’obiettivo è oggettivamente complicato da raggiungere (ci vorrebbero 12-13 punti e l’Inter dovrebbe farne meno di 6-7) e le sensazioni che fuoriescono da Milanello e Casa Milan sembrano dire che pure quel traguardo potrebbe non bastare. Seedorf in campo finora ha raggiunto risultati che la precedente gestione di Allegri – in questa annata – non aveva minimamente sfiorato, ma il mancato feeling con Adriano Galliani, gran parte dello spogliatoio e alcuni atteggiamenti che evidentemente non sono piaciuti alla famiglia Berlusconi, hanno di fatto trasformato i sei mesi di esperienza in attesa del biennio da leader del Milan, a un’avventura che non verrà ripetuta. E come tutto fa pensare il suo posto verrà preso di Filippo Inzaghi.

LOW COST – Il nome di Superpippo, oltre a unire Galliani, Barbara e buona parte della squadra, sta trovando consensi anche da parte di Berlusconi per un’altra ragione: Inzaghi – almeno inizialmente – costerebbe poco al Milan. Certo, il suo contratto da tecnico della Primavera fino al giugno 2016 andrebbe rivisto, ma l’ex centravanti si “accontenterebbe” di uno stipendio inferiore a quello preteso da Seedorf (2,5 milioni). Proprio la questione economica ricopre un ruolo fondamentale nella vicenda. Se Seedorf verrà sollevato dall’incarico, il Milan dovrà pagargli il restante ingaggio (ovvero 10 milioni lordi, avendo altri due anni di contratto), ma il “prezzo” sarebbe comunque inferiore a quello che il club rossonero dovrebbe sborsare per esaudire le richieste dell’olandese se rimanesse invece in panchina: Seedorf pare voglia uno staff tecnico nuovo di zecca (dai 6 agli 8 collaboratori) e un mercato all’altezza per costruire una squadra a sua immagine e somiglianza e in grado di competere subito ad altissimi livelli. Difficile, quindi, ipotizzare una spesa inferiore ai 50 milioni, soldi che – è evidente – il Milan in questo momento non ha e che difficilmente potrà mettere sul piatto nei prossimi mesi visto che il bilancio del 2014 non potrà godere dei benefici della Champions League (il passivo si annuncia consistente, intorno ai 50-60 milioni).

FONTE TUTTOSPORT.COM

FOTO ACMILAN.COM

1,391 Visite totali, nessuna visita odierna

Commenti

commenti