Milan: Prestazione sconcertante, ma ora testa al Genoa

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La prestazione del Milan di Stefano Pioli ha dato segnali più che sconcertanti. Dopo la splendida missione di Madrid sono arrivati, come un fulmine a ciel sereno, gli spettri di un passato non troppo lontano.

La squadra di Ibrahimovic e compagni è apparsa a tratti persino arrogante. Nel vederla giocare sembrava quasi che avesse la convinzione di aver già vinto il match contro il Sassuolo. Infatti, stranamente, dopo venti minuti di buon calcio, dove i giocatori hanno costruito buone trame di gioco, ma con la superficialità di una partita amichevole, sono stati puniti dallo splendido gol di Scamacca in collaborazione con la leggerezza di Bakayoko alla prima da titolare dell’anno. Gli errori singoli nell’arco di una stagione ed addirittura in una stessa partita ci possono stare, quello che non è concepibile è la mancanza di unione di squadra, che fino al quel momento era stata la vera arma vincente dei rossoneri. In campo non si è notata la solita collaborazione fra i reparti, dalle tribune si è dato la colpa alle “riserve” non all’altezza della causa, ma all’ingresso dei “titolari” la musica non è cambiata, anzi, è addirittura peggiorata. Se contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano il bicchiere si poteva vedere ancora mezzo pieno, contro il Sassuolo il bicchiere è da considerarsi assolutamente mezzo vuoto.

Si spera, che questa seconda sconfitta consecutiva in campionato, possa valere da sveglia in vista della prossima trasferta contro l’ex indimenticato Shevchenko.  A Genova il Milan di Stefano Pioli dovrà ritrovare compattezza, grinta e quella giusta umiltà per riprendere il suo cammino. È inutile pensare ai grandi sogni di gloria se non si trovano le principali caratteristiche umane e morali.

Indubbiamente ieri qualcosa è andato storto e non può essere un solo calo fisico visto che in conferenza stampa il Mister Stefano Pioli ha pronunciato le seguenti parole: “Una media squadra, dopo una grande partita, si accontenta e affronta l’impegno successivo con meno attenzione. Le grandi squadre invece approfittano delle grandi prestazioni per mettere in campo ancora più energia, più convinzione. Siamo ancora primi ma dovevamo essere in fuga, abbiamo l’occasione per tornare a fare le cose fatte per bene anche in campionato”.

Questa dichiarazione – ripresa dai colleghi di Repubblica – lascia qualche dubbio. Il Milan che tipo di squadra è? È una media squadra che si “accontenta” oppure è semplicemente una grande che ha steccato? A questa domanda risposta non abbiamo avuto, ma i dubbi rimangono ben forti nelle menti dei tifosi rossoneri.

Per concludere volevo sottolineare la grande prova di Matheus Henrique, giocatore segnalato più volte da milanorossonera.it. Ricordo ancora le solite frasi fatte sul ragazzo che, dopo un breve periodo di ambientamento italiano, sta dimostrando il suo reale valore. Henrique è il classico esempio di scouting fatto in maniera accurata e preventiva. Il mondo è immenso ed ovunque si può scovare il talento al giusto prezzo, basta provarci!

Dimenticavo, un caloroso saluto di bentornato a Ivan Gazidis!

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