Un anno senza Claudio. Un anno senza sorriso

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E’ passato già un anno da quando ci hai lasciato così, senza parole, increduli, assolutamente impreparati all’infausto evento.

Si, caro Claudio, perchè quando è arrivata la ferale notizia della tua morte, di quell’incidente che ti ha portato lontano da noi, dai tuoi amici, dai tuoi colleghi ma, soprattutto, dai tuoi affetti più cari, non eravamo affatto pronti a recepire un tale, siffatto accadimento. E, come al solito, ci siamo stupiti, rintanandoci in noi stessi, incapaci di credere che tu, così giovane, così ancora attivo e vitale, avessi detto, tuo malgrado, addio alla vita, ad un presente di gratificazioni e ad un futuro che certamente ti avrebbe riservato ulteriori fantastiche soddisfazioni sia sotto il profilo personale che professionale.

Straziante per tutti noi è stato quest’anno trascorso, tra le altre cose, anche nel tuo ricordo, rivedendo dinanzi ai nostri occhi ancora colmi di lacrime, quel tuo meraviglioso e spensierato sorriso che non mancava mai neppure nei momenti più delicati del tuo e del nostro quotidiano e che ci apriva il cuore con tanta, generosa comprensione. Ti ricordo con quel microfono in mano, lungo gli acciottolati di Milanello, o ai bordi del campo centrale aspettando il momento opportuno per l’intervista di rito ai tuoi e ai nostri campioni in rossonero. Si, perché anche per te il Milan era sinonimo di amore e passione calcistica; quel Milan che ti ha – e ci ha… – regalato momenti di straordinario appeal al quale nessuno, tu per primo, avremmo mai rinunciato.

E anche quel giorno maledetto di un anno fa, ti accingevi a fare quel che tutti i giorni ti appagava e ti rendeva felice. Milanello era la, come sempre in attesa del tuo arrivo pronto ad accogliere i tuoi commenti, mai banali, dopo l’allenamento mettendoci a parte, su Milan Channel, il canale tematico rossonero, di quel che era accaduto in campo. Bravissimo, puntuale, ironico e qualche volta anche pungente, non mancavi mai, però, di recitare quella parte di straordinario giornalista che era insita in te e che ti distingueva dalla massa degli… eletti. Un anno è trascorso, e tu ci sei mancato tanto, lasciando in tutti noi un vuoto davvero incolmabile. Perché tu eri (anzi, sei sempre per chi ti ha voluto bene) Claudio Lippi, un cronista rigoroso e diligente ma anche un amico del quale non si possono dimenticare le grandi doti di umanità, sensibilità, generosità e altruismo che hai dimostrato nei tuoi brevi anni di vita. Vorremmo, sapessi quanto, averti ancora con noi a ridere e scherzare ma, non è possibile. E allora, un saluto di cuore all’amico vero e sincero.

Ciao, indimenticabile Claudio. Sarai sempre con noi e nei nostro pensieri.

 

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foto: sport.libero.it

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