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EDITORIALE DEL GIORNO
Balotelli insiste: ”I media? Cattivi tutto allo stesso modo. Le liti si superano, ma non si può piacere sempre. E Kaka è un modello”
Mario Balotell si sa, è il personaggio mediatico per eccellenza di questo Milan, e anche per questo, qualunque cosa faccia in campo, dagli eurogol alle lacrime, o dica fuori, ai media o alla carta stampata, fa sempre parlare di sè.
E se l’intervista è poi ad un tabloid d’oltremanica, in questo caso FourFourtTwo, i rumors arrivano e si alimentano non poco.
In questo caso, con altre anticipazioni dell’intervista rilasciata da SuperMario al mensile inglese in uscita a Marzo.
Oggetto del contendere, stavolta, l’atteggiamento dei media, pronti ad enfatizzare ed esasperare tutto, anche una lite in allenamento:
“Sfortunatamente, le persone vogliono sempre enfatizzare questo tipo di vicende. Succede a tutte le persone nel mondo del lavoro, perchè il calcio dovrebbe essere diverso? L’importante è andare sempre avanti e superare tutto, come è sempre accaduto al City. Queste cose succedono anche in Italia, ma nessuno si mobilita per questo. Perchè dovrebbero? Non sto dicendo che la stampa italiana sia migliore di quella inglese, sia chiaro. Sanno essere tutti cattivi allo stesso modo“.
La stima per Roberto Mancini, suo tecnico ai tempi del Manchester City, nonostante un rapporto fatto anche di pesanti screzi, non è mai venuta meno, anzi:
“Non parlo con lui da quando ho lasciato il Manchester City. Ma si sa, in Turchia è impegnato, no? (ride, ndr). Lui mi piace, è stata una figura importante nella mia crescita come giocatore. Mi piace come persona e come allenatore. Abbiamo avuto qualche problema, sì, ma non c’è niente che non vada tra noi due. Come ho detto, certe cose possono succedere. Non ci si può piacere sempre, la vita non è questa. Non credo sia una di quelle persone che vedono questi episodi come un grande problema. Se mi piacerebbe lavorare di nuovo con lui? Certo che sì“.
Ultimo accenno, la stagione non facile del Milan, le prospettive future e l’importanza di Kaka:
“Se sento più responsabilità? No, non particolarmente. È vero che non è stata una stagione facile, ma abbiamo molti giovani. Forse c’è un po’ di responsabilità in più per me, lavorando con giovani come El Shaarawy. Anche avere Kakà di nuovo al Milan ha aiutato, penso. È un giocatore di grande esperienza, qualcuno da cui puoi sempre imparare“.
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foto: ilsole24ore.com
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