Se volessimo provare a sorridere, potremmo dire che si sta tornando al calcio dei ragazzini. “Appuntamento per tutti direttamente al campo, se possibile già in maglietta e pantaloncini, così non si perde tempo”.

Il sogno segreto (?) dei grandi club italiani, in fondo, sembra essere proprio questo: dare alla Nazionale appena il tempo di salutarsi prima del fischio d’inizio, e poi qualunque cosa succeda – difficilmente imprese – tante lacrime di coccodrillo e una sostanziale alzata di spalle.

I PEGGIORI — Ovviamente, nessuno argomenterà mai esplicitamente il proprio fastidio per l’azzurro, ma a raccontare la verità bastano i fatti. A gennaio, la Lega di Serie A è pronta ad ufficializzare le date della prossima stagione e – a meno di resipiscenze frutto di laboriosa diplomazia federale – l’ultima partita del campionato si disputerà il 22 maggio, ovvero appena 19 giorni prima che cominci l’Europeo. Un record negativo senza precedenti dal 1980 in poi, da quando cioè la manifestazione è entrata nella fase finale a gironi. Se si pensa che Antonio Conte dovrà dare necessariamente qualche giorno di vacanza prima del ritiro, si capisce bene come il lavoro del c.t. sarà improbo, alla faccia delle belle parole spese dopo il flop al Mondiale. Per capire la differenza, facciamo qualche confronto.

FONTE: GAZZETTA.IT