Queste le dichiarazioni di Roberto Donadoni, tecnico del Parma, in conferenza stampa, al termine di Milan-Parma.

Dove vuole arrivare mister? “Continuare così, possibilmente cercando di crescere. Sedici risultati di fila sono qualcosa di importante e sono il frutto del lavoro del gruppo. Abbiamo ancora del cammino da fare, bisogna rimanere con i piedi per terra, mettendoci sempre qualcosa in più”.

Sul Milan: “Noi siamo andati in vantaggio di due gol e non siamo stati bravi nella gestione dei due gol, ma devo dire che il Milan ha avuto forza e orgoglio per rimontare. Ho visto dei ragazzi in maglia rossonera che non accettavano la sconfitta e ce l’han messa tutta. Dispiace vedere il Milan in queste situazioni ma hanno tutte le carte in regola per uscirne, sanno quello che devono fare, non devo dirglielo io. Ci sono i momenti difficili, io tornai dall’America al Milan, e quella fu una stagione come quella attuale, con contestazioni e difficoltà, si passa a volte da queste situazioni. E’ chiaro che bisogna rimboccarsi le maniche, sono cose che nel ciclo di una società possono succedere, da lì tocca poi ripartire”.

Obiettivo Europa League? “Ci sono undici partite ancora per noi, sono oltre trenta punti in ballo e il vantaggio che abbiamo è insignificante. Domenica sarà ancora più complicato rispetto ad oggi, ma è chiaro che i risultati fin qui ottenuti sono straordinari ma credo che si possa sempre crescere”.

Sul calo nella ripresa: “Oggi faceva caldo, qualcosa ha inciso anche questo. D’ora in avanti saranno importanti tutti i componenti della rosa. Oggi ho detto ad Amauri che quello in difficoltà ero io perchè dovevo scegliere, ma poi quando è entrato ha segnato il gol decisivo. E’ questo lo spirito che deve esserci”.

Su Seedorf: “Se uno non pensa di migliorare poco alla volta deve fare qualcosa di diverso. Son convinto di essere un allenatore migliore rispetto ad anni fa, ma questo lo possono dire tutti e non solo io. Io cerco di mettere qualche mattoncino in più giorno per giorno, se uno non ha l’ambizione di crescere non va bene. Seedorf è arrivato da due mesi, bisogna valutarlo con un po’ di materiale, altrimenti diventa troppo semplice”.

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foto: maidirecalcio.com

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