Ci sono tanti, tantissimi motivi per cui si è perso a Genova. Ma al tifoso, specie quello da tastiera, piace prendersela con i giocatori spesso oggetto di pregiudizio. Ed uno di questi non può essere che Daniele Bonera. E’ facile, facilissimo, dare la colpa al numero 25 visto che è lui a perdersi la marcatura sul corner da cui nasce il gol del vantaggio genoano. Ma è veramente quello il problema? Ovviamente no. Come ho già scritto in sede di postpartita e ribadirò fino alla morte – se il tuo avversario va a battere nove calci d’angolo in 31 minuti è quasi fisiologico che prima o poi un errore scappi. Incolpare Bonera della sconfitta è da superficiali e – forse – anche un po’ da vigliacchi. Bonera è colpevole sul gol – vero – ma ne ha salvati due, prima con una chiusura su Matri (ancora sullo 0-0) e poi, verso la fine del primo tempo, con un salvataggio sulla linea dopo uno svarione di Armero. A questo aggiungiamo quattro evidenti errori sottoporta: due di Menez, due di Bonaventura: sono forse meno gravi di quello che è costato il gol?
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