Mister Ventura a Sky Sport: “C’era un po’ di ansia, venivamo dalla sconfitta col Carpi e da una settimana particolare, nella quale non sapevo se avrei avuto 11 giocatori da mandare in campo. C’è stata una grande reazione; quando siamo passati al 4-3-3 abbiamo avuto la reazione di una squadra che ancora una volta doveva recuperare. Non abbiamo concesso al Milan, che se è vero che non è nel suo momento migliore, rimane pur sempre il Milan; quindi grande orgoglio per questa prestazione. Abbiamo reagito da squadra. Baselli sta facendo bene, ma credo abbia la possibilità di fare benissimo. Ha bisogno di tempo e se non ha fretta è un giocatore destinato a fare qualcosa di grande. Abbiamo la stessa pazienza che abbiamo avuto con Cerci, Darmian, Immobile. Siamo in un percorso di crescita, per cui i primi tempi sbagliati sono parte di questo percorso. Il Torino 5 anni fa era in una situazione difficilissima, oggi invece è una squadra supportata da una Società seria, che dimostra di voler giocare a calcio: l’orgoglio granata è parte fondamentale.”

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Giampiero Ventura a Sky Sport: “Sorrido non per il risultato di questa sera, ma per quello che il gruppo ha fatto durante l’anno. La partita nostra è stata decisa dal gol di Eto’o che ci ha tolto ogni residua possibilità di giocarci l’Europa. Spero che la squadra abbia la forza di affrontare al meglio l’ultima di campionato perché i tifosi possano venire allo stadio a tributare il giusto ringraziamento per la stagione. Dico sempre grazie ai miei giocatori. Siamo restati in partita fino al secondo gol. E’ stato fatto un lavoro importante in questi quattro anni. C’è la possibilità di aprire un piccolo ciclo con questo Torino, occorre un pizzico di lungimiranza. Il derby è stato importante, c’è gente che si è commossa. Anche la partita di Bilbao è da mettere agli annali. Quella di stasera è una partita che va analizzata per quella che è: importantissima al mattino e senza motivazioni dopo le 15. La matematica non ci condanna, ma di questi tempi le motivazioni fanno la differenza. Qualche rimpianto per non aver avuto panchine importanti pur ricevendo riconoscimenti per il lavoro svolto c’è, senza dubbio. Alla mia età posso solo cercare di portare il Torino un gradino sopra questo.”

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