I social. Tanto belli e quanto potenti. In questo week end l’ennesimo atto di maleducazione avvenuta sui social da parte di tifosi beceri e soprattutto ignoranti. Il giocatore del Milan, Theo Hernandez, è stato vittima d’insulti. La cosa più grave è che si è augurato la morte al figlio, poco più di un neonato, reo di essere proprio il primo genito del forte giocatore del Milan.

Ricordiamo in passato anche gli insulti al figlio di Leonardo Bonucci dove gli si è augurato morte e sofferenze.

Questo ennesimo episodio di maleducazione ed aggiungerei di cattiveria, ci obbliga a porci delle domande che purtroppo non ci darà mai delle vere e proprie risposte.

Theo Hernandez è colpevole? In questa vicenda un piccolo errore io lo vedo, prima di tutto perché un personaggio pubblico come lui mette alla merce di tutti, ignoranti compresi, la sua vita privata? Non è forse il caso che si ritorni ad una certa discrezione? Usateli in maniera più “professionale”. Pubblicate foto di allenamenti, festeggiamenti – ce lo auguriamo – o di eventi istituzionali. Si, avete ragione, per colpa di qualche tifosetto ignorante bisogna privarsi di qualcosa? È uno dei sacrifici che bisogna compiere se si è famosi ed influenti quanto un calciatore. Purtroppo essere bannati per qualche giorno non è certo una punizione equa dopo aver insultato anche dei bambini. I social dovrebbero diventare un luogo più sicuro che dia sì spazio all’opinione di tutti, ma che dovrebbe anche garantire un minimo di educazione. Oggi si fa più caso e ci si scandalizza di più nei termini usati e sempre meno nei contenuti. Un passo indietro andrebbe fatto.

Concludendo cari giocatori, star, attori, cantanti ecc, usateli i social, ma non dimenticatevi che siete personaggi pubblici ed esposti a qualunque tipo di reazione. Purtroppo finché i social network non diventeranno un luogo sicuro e monitorato veramente, limitatevi.

Chi usa i social andrebbe punito? Sicuramente la sospensione, in certi casi, non è sufficiente.

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