Quello che i tifosi rossoneri stanno vedendo accadere a Milanello ha dell’incredibile. Ogni componente societario è pesantemente distaccato dall’altro. Barbara Berlusconi non ha un buon rapporto con Galliani. Galliani non ha un buon rapporto con Seedorf, mentre il Presidente Berlusconi, tutto fa, tranne che occuparsi quel minimo indispensabile del suo Milan.

Francamente, arrivati a questo punto non si può più andare avanti.

Come potrebbe mai esserci una progettazione futura se coloro che devono crearla e portarla avanti, non parlano nemmeno tra di loro.

Anche la mancanza di rispetto di Adriano Galliani nei confronti di mister Seedorf ha dell’incredibile. Non presentatosi all’incontro prefissato tra i due, il minimo sarebbe stato provare a spiegare il motivo di tanto disprezzo per il lavoro che l’olandese sta facendo da quando è approdato a Milanello. Adriano Galliani ha la grande colpa di non aver assecondato Allegri, quando avrebbe dovuto farlo e di averlo assecondato quando era palesemente sbagliato farlo (Pirlo e Matri, per essere chiari). E’ risaputo, gli ultimi periodi di mercato rossonero sono i più bui degli ultimi trent’anni e per questo, la colpa, non possiamo darla prevalentemente a Galliani. Le colpe di Galliani sono altre. Le colpe di Galliani sono quelle di aver cercato (malamente) di illudere la tifoseria che la squadra fosse competitiva, anzi, “ultracompetitiva”, quando già ad occhio non lo era. Le colpe di Galliani sono quelle di aver mostrato così tanta cecità di fronte ai bisogni reali del Milan che come già detto, decise di comprare ad Allegri il tassello non mancante più inutile, quando, palesemente in difficoltà, la difesa arrancava con Zapata e Mexes centrali. Ecco cos’ha sbagliato Galliani. Non si possono imputare a lui colpe di altri, dopotutto non è lui che toglie i quattrini, ma di certo quegli 11/12 milioni per Matri, rimarranno per sempre denaro buttato nel cesso in tempi in cui il Milan proprio non se lo poteva permettere.

Pietro L. Riillo