Brivido caldo

Fabio Conte

Ci stavamo abituando, era ormai routine: vedere il Milan con poco gioco, rassegnati a soffrire con qualsiasi squadra, vincolati al colpo del singolo per poter sperare in una vittoria. Barbara Berlusconi a novembre aveva dato la prima scossa, forte. Chi ama il Milan, sa quanto sia stata importante in questi anni l’arguzia e la sapienza di Adriano Galliani e perdere esperienza e conoscenza sarebbe stato un salto nel vuoto.

Ma inequivocabilmente la squadra, i tifosi, l’ambiente avevano bisogno di uno stimolo, di un brivido positivo. Dopo la decisione del presidente, equilibrata, di avere una gestione bicefala,un po’ di energia era già arrivata con l’approdo di Honda, grazie soprattutto al riscontro mediatico internazionale. Ma quando s’è dovuto ritornare in campo, ecco i fantasmi dell’apatia diventati mostri grazie allo spavaldo Sassuolo. Ci voleva una scossa, un lampo. Lady B. col beneplacito del padre Silvio, ha tagliato i ponti col passato e prova a rifondare il futuro, un futuro  da Milan. Oggi nella Milano rossonera, c’è un brivido, un brivido caldo aperto ad aspettative dimenticate come quando arrivarono Sacchi, Capello, Ancelotti. Aspettiamo Seedorf, ben tornato Clarence.

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