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EDITORIALE DEL GIORNO
Gianluca Di Marzio: ”Ultimatum a Seedorf col brindisi di Galliani ed Inzaghi”

Quando Galliani lo convocò in sede, dopo le ripetute telefonate del Sassuolo, gli promise: “Pippo resta qui, la panchina del Milan un giorno sarà tua”. E Inzaghi capì.
Rinunciando col sorriso al triennale offerto da Squinzi. Quel giorno si avvicina, forse più velocemente del previsto. Ma non per i ragazzi della Primavera, che ricorderanno bene però quella festa dopo il torneo di Viareggio vinto:Galliani e Inzaghi abbracciati come due innamorati, cori e applausi, promesse di matrimonio. “Il vostro allenatore a giugno sarà ancora qui, resterà al Milan. Se sarò vivo, potete giurarci”.
E il cin cin fu troppo intenso per non provocare sospetti e pensieri strani nei protagonisti di quella serata.
Quel feeling instaurato con Inzaghi, Galliani non l’aveva e non l’ha mai costruito con Seedorf. Nonostante un grande rispetto e alcune cene natalizie in Brasile. Così, il rapporto tra Ad e allenatore non è mai veramente decollato, i muri raccontano di dialoghi quasi inesistenti, forse perché Clarence ha sempre pensato (bene o male) di parlare direttamente con Berlusconi.
Ieri, invece, la prima svolta: Galliani chiama in sede l’olandese, gli riporta preoccupazioni e dubbi per un inizio non convincente, chiedendogli meno parole e più fatti, ovvero risultati con Lazio e Fiorentina. E visto che il gruppo stenta a legare con la nuova guida (alcuni giocatori si sono anche offesi per essere scaricati dopo pochi giorni nei colloqui avuti da Seedorf con i tifosi), Galliani seguirà da vicino la preparazione a queste due partite, la sua presenza servirà per capire se e come il Milan di Seedorf potrà avere nuova vita e, soprattutto, una seconda occasione. Tocca a Clarence, adesso, riprenderselo. Prima che sia troppo tardi.
Fonte: gianlucadimarzio.com
foto: fm-base.co.uk
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