-
EDITORIALE DEL GIORNO
Il Marocco chiama Mastour: addio all’Italia?
Addio all’Italia per Hachim Mastour? Il 18enne fantasista del Milan, nato a Reggio Emilia nel giugno del ’98, è stato (pre)convocato dalla Nazionale del Marocco, terra d’origine dei genitori, per l’amichevole con la Libia del 12 giugno ad Agadir.
Con lui nella lista del c.t. Zaki altri quattro giocatori del campionato italiano, Feddal, Lazaar, Obbadi e soprattutto El Kaddouri, che ha scelto la nazionale marocchina solamente nel 2012: nato a Bruxelles, cresciuto nell’Anderlecht, ha scelto il paese d’origine dopo aver giocato per il Belgio fino all’Under 21.
NIENTE UNDER 17 — Anche Mastour ha vestito la maglia del paese in cui è nato e cresciuto: sei presenze e un gol con l’Under 16. Solo che l’ultima è del 13 marzo del 2014, e mentre il Marocco pensava a lui, i più bravi dei suoi coetanei si stavano giocando i campionati Europei con l’Italia (esperienza finita con la sconfitta di sabato contro la Francia di Zidane jr, ma c’è lo spareggio per andare al Mondiale). Su 18 convocati dal tecnico Bruno Tedino 6 sono del Milan – Cutrone, Locatelli, Llamas, El Hilali, Malberti e Donnarumma – ma Mastour, il più famoso calciatore minorenne d’Italia, non è più del giro.
ANNATA SENZA GLORIA — Tanti problemi fisici per lui quest’anno, passato tra due mondi contrapposti: una prima squadra che non gli ha fatto fare neppure un minuto in gare ufficiali, e una Primavera che va benissimo senza di lui. E Brocchi è stato lapidario: “Conosciamo bene i suoi mezzi, ma farlo giocare con la Primavera serve più a lui che a noi”. In questo contesto, il corteggiamento del Marocco: i media locali parlano da tempo della possibilità di convocarlo e lanciarlo subito in coi grandi, a 17 anni non ancora compiuti. Una presenza in Nazionale maggiore gli impedirebbe di giocare in futuro per l’Italia, ma la strada è ancora lunga: può rifiutare la chiamata – come fece Balotelli, quando lo chiamò il Ghana – o anche accettarla. Fino a qualche anno fa, bastava giocare con le giovanili per precludersi ogni altra Nazionale, il caso Diego Costa ha fatto cadere anche l’ultima barriera: amichevoli con il Brasile, Mondiale con la Spagna, le vie della gloria sono infinite.
FONTE: GAZZETTA.IT
FOTO: ACMILAN.COM
1,553 Visite totali, nessuna visita odierna








