Inzaghi’s Boys…la sconfitta fa male. Ma il Viareggio resta. E l’onore pure…

MILOMBARDIA.GAZZETTA.IT_Inzaghi

I verdetti del campo si accettano, sempre e comunque. Nella vittoria come nella sconfitta.

Ed il verdetto uscito quest’oggi dal Cobham, nel centro sportivo del Chelsea, non lontano dalla metropoli inglese, è di quelli netti che non lasciano spazio a recriminazioni di sorta.: 4-1 per i giovani blues, padroni, dal primo al novantesimo, del gioco e della partita.

Era favorito il Chelsea alla vigilia, imbattuto nel girone con sei vittorie su sei partite, con un attacco super (16 gol) ed una difesa granitica (1 solo gol al passivo). Squadra corta ed attenta quella inglese, brava a gestire i ritmi di gara a proprio piacimento, forte di una coppia centrale (ConroyChristensen) agile e capace di impostare il gioco, con due esterni (Feruz e Loftus-Cheek) sempre propositivi e spesso imprendibili, con una Boga letteralmente di altra categoria ed un tal Kiwamya spesso letale col suo destro a giro.

Il pronostico, ahimè – anzi, ahinoi, tutti schierati dalla parte di Pippo – è stato malauguratamente rispettato.

Troppo forte questo Chelsea per un Milan ancora privo di Di Molfetta e con le gambe pesanti dopo il tour de force del Viareggio.

Inzaghi ha provato affidandosi ad un telaio collaudato, il 4-3-3, con Modic in cabina di regia, Mastalli e Benedicic a supporto, e davanti Petagna (ancora in gol) con Pinato e Barisic. Ma i miracoli non sempre si ripetono. E se al Viareggio, nella finale-rivincita contro l’Anderlecht, la squadra rossonera era stata capace, in 10 contro 11, di ribaltare il risultato compiendo una vera e propria impresa, oggi, negli ottavi della UEFA Youth League, questo non è accaduto.

Troppo forte il Chelsea, di altra categoria, sia tecnica che finanziaria. In tempi di crisi economica e con la ferrea regola del Fair Play Finanziario, investire sui giovani del vivaio è fondamentale, e quello inglese, forte di fondi e risorse certamente più ampi, è più valido e ben assortito.

Vero. Gori sul primo gol (punizione di Baker sotto l’incrocio) è in colpevole ritardo. Vero, le altre reti inglesi sono state agevolate da una difesa assolutamente svagata, assente e ben lontana dai suoi standard attuali. Ma gli errori vanno anche provocati. Le circostanze cercate. La fortuna (tiro di Petagna appena fuori sull’1-0) chiamata. Nulla sarebbe cambiato nell’esito finale. La differenza era troppa. L’esito previsto vedendo lo svolgersi dell’incontro.

Ma che non si dica che ora la nostra Primavera esca da Londra ridimensionata. Sarebbe falso ed ingiusto. I ragazzi di Inzaghi hanno dato tutto quello che avevano, nella testa e nelle gambe, mettendo in campo ardore, cuore, coraggio, orgoglio, e provando ad andare in rete fino al fischio finale, anche se a risultato già deciso.

No, nessun ridimensionamento per gli Inzaghi’Boys

Sono e restano una bellissima realtà del panorama calcistico italiano. Ed ancora una volta hanno non solo tenuto alto il nome del calcio italiano, ma hanno anche reso orgogliosi i loro numerosi tifosi sugli spalti e davanti la tv.

Perchè i campioni di Viareggio, al di là di tutto, siamo sempre noi…

 

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foto: milombardia.gazzetta.it

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