Milan, ci vuole chiarezza: Lavezzi costa troppo. Il Progetto Giovani dov’è? I tifosi rispondono non rinnovando l’abbonamento

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Caro AC Milan, ci vuole chiarezza. Soprattutto con i tifosi.

In queste ultime ore, Ezequiel Lavezzi, esterno in forza al Paris Saint-German, è stato accostato con insistenza all’AC Milan. Ma perché fare questo? Perché illudere i tifosi? Facciamo chiarezza. Accostare Lavezzi ai rossoneri è illogico per due motivi (uno più credibile dell’altro):

  • stando alle parole di Bernardo Brovarone (agente FIFA, collaboratore del procuratore del Pocho Pierpaolo Triulzi) sembrerebbe che Ezequiel sia tutt’altro che nostalgico dell’Italia. Forse per l’ingaggio faraonico che percepisce a Parigi, forse per il prestigio di poter giocare la Champions League con il PSG o forse chissà;
  • il secondo motivo, quello più credibile, è che i costi relativi al Pocho sono elevatissimi e quindi fuori mano per il Milan. Lavezzi, infatti, costa 21 milioni di euro e percepisce uno stipendio annuo che si aggira (probabilmente supera) i 4 milioni di euro.

Quindi, la domanda è: come trovare tutti quei soldi? Semplice. O il Milan si decide e riesce a vendere tutti gli esuberi (da Robinho a Mexes) oppure dovrà sacrificare Mario Balotelli per arrivare al 22 argentino. Ma dopo il pessimo Mondiale dell’Italia – perché la colpa è condivisa, non può essere solo del singolo – e gli attacchi ingiustificati a Super Mario, chi vuole l’attaccante bresciano? Nessuno. E anche se qualcuno lo volesse, varrebbe la pena sacrificare un 23enne italiano con ampi margini di miglioramento per un 29enne argentino? A voi la risposta.

GLI ACQUISTI – Continuando, i vari Agazzi, Alex e Menez sono rinforzi o semplici giocatori che si vanno ad aggiungere ad una rosa mediocre? Anche qui la risposta sembra abbastanza scontata. Agazzi è già stato bocciato, tanto che i dirigenti di Via Aldo Rossi stanno sondando diverse piste (da Perin a Mandanda) per individuare il nuovo numero uno milanista. Alex è stato buon difensore, ma ad oggi ha perso tantissimo: soprattutto per quanto concerne il fisico (al momento appare nettamente in sovrappeso e molto fragile). Arriviamo a Menez, il francese ha diversi problemi a livello caratteriale e, da quando è approdato a Milanello, non si è quasi mai visto per colpa di vari acciacchi muscolari.

L’ALLENATORE ED IL PROGETTO GIOVANI – Arrivando, infine a Filippo Inzaghi: non è bello lasciare allo sbando un giovane allenatore che l’anno scorso ha allenato la Primavera con ottimi risultato e che nutre nei confrti del Milan un amore sconfinato. Non è da Milan, insomma. Bisognerebbe essere chiari con tutti. Sappiamo benissimo cos’è stato l’AC Milan per ben venticinque anni. L’AC Milan è stato uno delle squadre pià forti al Mondo, oggi, però, bisogna rassegnarsi ed ammettere che non è più così. Oggi è giusto ripartire con un progetto, quello sconosciuto. Un progetto improntato sui vari Cristante, Piccinocchi, Tamas, Saponara, Iotti, Petagna e via andare fino a Mario Balotelli e quello che, salvo infortuni e problemi vari, potrebbe essere il vero diamante del Milan: Stephan El Shaarawy. Basta figurine, hanno stufato.

LA RISPOSTA DEI TIFOSI – Ma qual è il risultato di questa pessima gestione del momento? Facile, molti tifosi hanno deciso di non rinnovare il loro abbonamento. Stando a quanto riportato questa mattina da La Gazzetta Milano&Lombardia, inserto de La Gazzetta dello Sport, gli abbonati della scorsa stagione avrebbero potuto confermare il loro posto a San Siro (erano 23.372), ma meno di 10mila (circa 8mila) avrebbero deciso di rinnovare l’abbonamento per la stagione 2014-2015. Preoccupante, vero?

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