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EDITORIALE DEL GIORNO
Milan: settimana proficua, ma quanta sofferenza
Alla sofferta vittoria di Marassi col Genoa, nel posticipo di lunedì, è seguita, a coronamento di una settimana di proficuo avvicinamento alla zona Europea, la quarta vittoria consecutiva con il fanalino di coda Catania.
Vittoria importante, direi importantissima, specialmente se rapportata alla circostanza che il Milan, in un colpo solo, è passato dall’undicesimo posto in classifica che impegnava da tempo immemorabile, ad un “onorevole” settimo posto, seppure in coabitazione con un vittorioso Torino e con la sconfitta (al San Paolo) Lazio, squadre peraltro che si incontreranno nell’anticipo Pasquale.
Quella che solo la scorsa settimana costituiva “una flebile speranza Europea” diviene così, a tre punti di distacco dal sesto posto, occupato dal Parma (ma in soldoni, i punti di distacco sono quattro, perché se malauguratamente si dovesse arrivare a pari punteggio con i Parmigiani, sarebbero questi – e non il Milan – in virtù della maturata supremazia negli scontri diretti, ad accedere all’ambito palcoscenico Europeo), una concreta speranza che necessariamente dovrà essere corroborata, il prossimo turno Pasquale, con una vittoria nell’incontro casalingo col Livorno, proprio ieri uscito sconfitto dallo spareggio salvezza col ChievoVerona.
Analizzando la partita col Catania, v’è da dire che, eccetto il risultato eccellente, tutto il resto è stato noiosamente preoccupante.
Si è vista una squadra involuta, senza un’anima, senza un gioco armonico, lunga, con alcuni elementi in chiara difficoltà atletica, per lunghi tratti in balia del modesto Catania.
Cosa è accaduto?
Non escluderei un doppio fattore: la necessità di dover vincere a tutti i costi con la conseguente paura di non condurre in porto il risultato ed allo stesso tempo, un certo logorio da rincorsa che attanaglia sovente le squadre che hanno un obiettivo e che, giunte lì lì nei pressi, allorquando lo scorgono e lo considerano a loro portata di mano, rischiano paradossalmente di perderlo, o quanto meno ne sono soggiogati o condizionati.
Senza parlare poi delle prime fatiche che affiorano in Primavera inoltrata.
Mai come ora, in piena volata e con la stanchezza che colpisce inevitabilmente tutti, anche chi sta al vertice, occorrerà concentrarsi con tutte le forze sull’obiettivo, graduare le forse e ritrovare, nei gangli più reconditi della propria psiche, quelle energie che possono e devono fare la differenza.
Guardando, infatti, alla classifica, pur restando molte squadre in lizza per l’obiettivo Europeo, si può essere ottimisti e l’impresa appare difficile ma non impossibile.
Mister Seedorf ha precisato che un bilancio si potrà fare alla vigilia Pasquale.
Effettivamente non si può non concordare con lui.
Battere il Livorno e “sedersi sulla riva del fiume” per vedere cosa accade a Roma, tra Lazio e Torino, e soprattutto al Tardini, ove scende un’Inter rigenerata dopo la vittoria netta in quel di Marassi, rimane un affascinate progetto del sabato Santo.
Il popolo Milanista può attendere sereno e speranzoso quest’ultima scommessa.
Con l’auspicio che sia vincente.
Un augurio a Tutti i Tifosi Rossoneri
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