Milan, la strada è spianata!

Elio Arienti 2

Per il momento la strada è spianata! Ed è in quella direzione che si deve andare. Lo si voglia o no… Il Milan di Filippo Inzaghi, dunque, pare aver imboccato la via giusta, quella che porta a soddisfare non solo il fine palato del popolo rossonero ma anche a togliersi qualche sfizio che in questi ultimi anni, per le ragioni più disparate, prima fra tutte quella economica, è venuto a mancare.

Ne sono consapevoli, sia in forma diretta che indiretta, la stragrande maggioranza del consesso rossonero ed è proprio per questa ragione che tutte le componenti – proprietà, dirigenti, staff tecnico e giocatori – remano all’unisono verso un unico traguardo. Quello cioè del ritorno, senza “se” e senza “ma” allo… stile Milan ed al suo conseguente reintegro nell’Olimpo dei grandi.

Tutto questo, sia ben chiaro, non è per nulla scontato; non si torna al recente trascorso solo per vanagloria, blasone, carisma, grandeur e quant’altro ancora… I peccati si scontano solo e soltanto con il lavoro quotidiano e tanta determinazione. Componenti, queste, che hanno portato la “banda-Inzaghi” ad espugnare, nell’ultimo turno di campionato, anche con un pizzico di sana baldanza e arrogante arguzia, quel “Bentegodi” dove in anni passati il Milan ci ha lasciato non uno ma ben due scudetti. Insomma la “fatal Verona” non è, ora, più tanto fatale ma dovrà essere – e in seguito diventare sempre più – la semplice tappa intermedia di una stagione ricca di successi, speranze, sogni. Quell’immagine deteriore di un Milan sconfitto, rassegnato, umiliato è ormai – almeno si spera – un lontano ricordo, una pagina buia da destinare al dimenticatoio, in quel cassetto della memoria dove i cattivi ricordi vengono “frullati” e portati al macero, disillusi per sempre.

Ora il Milan è un’altra cosa, è un collettivo spensierato, un’unicum che guarda al futuro senza doversi girare indietro. Abbiano detto che la strada è spianata e percorrerla tutta è la chiave necessaria e determinante per un riassetto generale sul quale la società iha iniziato ad operare sia pure con le poche risorse a disposizione. E il grimaldello per mettere in atto questa generale inversione di marcia è, in primis, il tecnico, Pippo Inzaghi al quale è stata data fiducia incondizionata e che fin qui l’ex bomber piacentino – sia pure da remigino della panchina – ha mostrato di meritare. Dunque se il Milan – al momento – è quarto in classifica con una sola sconfitta all’attivo (superato solo dal test-match con la Vecchia Signora) lo si deve esclusivamente a lui, al mister-neofita che ha saputo coniugare come meglio non si sarebbe potuto la sua perenne voglia di strafare, con l’intelligenza e la perseveranza di chi vuol arrivare lontano. Un cocktail scientifico che sta dando i suoi frutti  e sta facendo gridare al… miracolo. Vola Milan vola lontano. Il presente è lì, a portata di mano e il futuro ancora tutto da scrivere!

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