Tevez provoca il Milan: “Vediamo di che pasta sei fatto”

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Carlos Tevez contro Pippo Inzaghi, undici anni dopo l’ultima volta in quella finale di Copa Libertadores tra Boca Juniors e Milan vinta ai calci di rigore dagli argentini, senza che nessuno dei due si presentasse sul dischetto.

Oggi Inzaghi guida ancora il Milan, ma dalla panchina, mentre Tevez è la stella della Juventus che si esalta in queste partite. L’anno scorso, a San Siro, l’Apache realizzo a detta sua il goal più bello con la maglia della Juve. E oggi vuole ripetersi.

Tevez non vede l’ora di ‘testare’ il Milan: “Vediamo di che pasta sono fatti – esordisce l’Apache alla ‘Gazzetta dello Sport’ – . Sono curioso anch’io di scoprire come reagiranno sotto pressione, perché credo tocchi a loro dimostrare qualcosa. Noi siamo lassù da tre anni, è il Milan che deve fare la partita, cercare di vincere e dimostrare di poterci stare in alto. Si gioca a San Siro, e un club così prestigioso non può nascondersi davanti alla propria gente. Mi aspetto una bella partita e vincendo la Juve darebbe un segnale forte, anche se è ridicolo parlare a questo punto di punti decisivi”.

Per Tevez lo Scudetto non è solo una questione tra Juventus e Roma. Oltre al Milan, l’argentino vede anche l’Inter in corsa: “Il Milan è attrezzato per fare molto bene. E la sua storia lo obbliga a puntare allo scudetto. E poi occhio all’Inter, altra grandissima del calcio italiano. Mi è piaciuto molto il loro mercato, è arrivata gente forte, solida. E poi hanno Mazzarri, insomma, sono una squadra fortissima”.

Tornando all’addio di Conte, Tevez lo aveva capito prima di tutti: “Me lo sentivo. A maggio, al momento dei saluti dopo il terzo scudetto di fila, nei suoi occhi avevo già letto tutto. Una sensazione ancora più forte nei primi allenamenti di luglio. Conte è un fenomeno, ha bisogno di forti motivazioni per esprimere il meglio, e alla Juve aveva già dato tutto se stesso”.

Quest’anno l’obiettivo principale è nuovamente la Champions, ma Tevez non vuole che diventi un’ossessione: “La Champions per i nostri tifosi è un’ossessione, l’anno scorso questa pressione l’abbiamo avvertita forte in campo. E in un certo senso l’abbiamo pure pagata. Non è stato facile nemmeno il primo tempo con il Malmoe: non riuscivamo a segnare, e intorno avvertivamo timore. Ecco, la nostra gente, forse anche a ragione, vive l’Europa con il terrore di un nuovo fallimento, ma noi dovremo essere bravi a non farci mai condizionare”.

Il contratto di Tevez con la Juventus scade nel 2016 e l’Apache è deciso a rispettarlo: “Sono convinto di rimanere in Italia sino alla scadenza del mio contratto, non ho nessuna voglia di cambiare aria. Il campionato italiano è pieno di grandi giocatori e resta il torneo più difficile del mondo”. E con un Tevez in più è anche più bello.

 

fonte: goal.com

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