E’ un Milan da copertina e da…

Elio Arienti 2

Non ho più l’età per emozionarmi, struggermi, appassionarmi. Il peso degli anni comincia a farsi sentire e non mi posso quindi permettere – a meno di battiti al cuore troppo rischiosi – di alzare a dismisura l’adrenalina senza compromettere le coronarie.

Ma quando assisti a partite come quella dell’altra sera a Parma, l’azzardo e il pericolo sono costantemente dietro l’angolo. Però, sapete cosa vi dico? Chi se ne frega! Venga pure il “coccolone” tanto, prima o poi… Perché al Milan, a questo Milan straripante, devastante, incredibilmente coinvolgente non si può restare indifferenti; bisogna semplicemente assecondarne il momento e gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Insomma, per farla breve, non c’è da far altro che tornare ragazzini; estrapolare dal nostro intimo quel'”io” fanciullino e rimetterlo in circolo. Si tornerà, come d’incanto, indietro nel tempo e su “quella macchina” che corre sia pure impercettibilmente ma sentimentalmente veloce provare a rallentarne l’incedere e con la mente gustarne ogni sfumatura, ogni tonalità, ogni passo anche se indefinito. Il Milan si merita questo e altro perché Pippo e i suoi fedelissimi scudieri non finiscono mai di stupire, di rendersi attrattivamente accattivanti, di solleticarti il fine palato con giochi di prestigio, gol d’autore e colpi di genio a getto continuo. Un bel Milan, dunque. Un Milan da copertina con tanto di pedigrèe incorporato.

Non sarà però sempre così. Arriveranno anche i momenti bui, di difficoltà. Ma tant’è! Per ora godiamoci questi attimi di euforia, queste occasioni che potrebbero durare anche solo un battito di ciglia, lo spazio di un sospiro… Eh si, perché alla prossima si parerà dinanzi all’armata rossonera un ostacolo difficilmente digeribile e lì già vedremo di che pasta sono fatti Menez e compagni, di cosa saranno capaci. La Juventus, quella Vecchia Signora che da tre anni domina incontrastata il nostro, tutto sommato miserrimo (tecnicamente e stilisticamente) campionato, vorrà mostrarsi a San Siro in tutto il suo splendore e non mollerà nulla. Ma il Milan di oggi –  credetemi – può davvero tutto e dopo aver battuto un suo ex in panchina (Donadoni) potrebbe rilanciare un bis quantomai suggestivo al cospetto di “Acciughino” Allegri. Okey Milan, ci siamo… La guerra è lunga, dura e con enorme dispendio di energie; ma una battaglia, ancora, la si può vincere! Forza e coraggio…

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