Milan: peggio di così…

Soccer: Serie A; Empoli-Milan

L’effetto-Inzaghi è già svanito! Volatilizzato. Il Milan soffre, e contro il Palermo si schianta per aver (forse) esagerato nel sottovalutare l’avversario di turno di scena a San Siro.

Un gran brutto Milan che pareva aver di fronte il Real Madrid tanto i rosanero di Iachini hanno fatto terra bruciata intorno a Menez e soci. Possesso palla, raddoppi, inserimenti, voglia di stupire: un repertorio di colpi da far invidia cui il Milan ha saputo contrapporre solo un pizzico di buona volontà. Null’altro… E si è visto…  Ma per fortuna che i fantastici ragazzotti palermitani non hanno voluto insistere più di tanto nel loro incedere altrimenti il primo tempo si sarebbe concluso con punteggio ben più ampio e consistente. Inutile continuare a discutere e disquisire su questo Milan costretto a provare a dare più di quanto non può realmente offrire; non è plausibile, insomma, pretendere la luna da giocatori senza qualità e con poco amor proprio. Questa maglia, signori (lo si sappia), va onorata, sempre e comunque.

Così, dopo aver passato un paio di brutti momenti (Diego Lopez sugli scudi!), in tre minuti, dal 23′ al 26′ il Palermo dilaga e con un perfetto uno-due – prima con una conclusione da calcio d’angolo del difensore argentino Ezequiel Munoz deviata nella propria rete da un intervento inqualificabile di Zapata, poi con un perfetto diagonale del giovanissimo Dybala che sfugge allo stesso Zapata (pessima la prova del colombiano subentrato ad Alex infortunato) e trafigge l’incolpevole estremo rossonero – mette in piazza le nudità di una squadra che non riesce neppure a reagire alle avversità. Ma non è solo il risultato in se a far gridare allo scandalo, ma soprattutto il gioco del tutto impercettibile e senza idee dell’undici milanista. E al termine della prima frazione di gara con il ritorno delle squadre negli spogliatoi, il popolo rossonero, disgustato da tanta pochezza, fischia sonoramente (e giustamente)…!

La ripresa vede il Milan un po’ più in palla ma la partita non muta né sul piano del gioco né su quello del risultato. C’è però voglia, almeno, di mettersi in discussione e di far vedere che questo collettivo può giocarsela. Eh no, dai, smettiamola di illuderci, questo è un Milan drammaticamente penoso, insulso, disdicevole. Ma cosa ne sa di calcio un allenatore alle prime armi messo lì, su una panchina importante, semplicemente per far comodo ad un presidente improbabile e a una dirigenza inetta. E continuiamo a pensare al terzo posto? Ma basta, vergognamoci. E’ la cosa più logica da fare!

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