Inzaghi resta? Inzaghi va? Inzaghi resta. Come è sempre accaduto in queste occasioni l’ultima parola spetta ad Arcore e l’ultima parola ha voluto concedere un’altra settimana all’allenatore del Milan. Tanti retroscena per questa ipotesi: dal rifiuto di Brocchi e Tassotti all’impossibilità di prendere un traghettatore per non avere un altro stipendio sul groppone oltre a quello di Seedorf. Ecco, parlando proprio dell’olandese il fatto che ancora non sia stato richiamato alla guida del Milan è la miglior conferma del fatto che è stato allontanato da Milanello per gravi incomprensioni con la presidenza e non per capricci dell’AD come è stato fatto passare per un’estate. La certezza è che la famiglia Berlusconi sa quanto sia impopolare questa riconferma tra i tifosi, lo sa perché come sempre si è barricata dietro la figura del parafulmine delegato – e così tutte le notizie di giornata “Galliani ha detto a Berlusconi di esonerare Inzaghi, si cerca il sostituto” dopo la conferma sono improvvisamente diventate “Galliani ha convinto Berlusconi a tenere Inzaghi“. Un film già visto troppe volte per essere credibile.
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