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EDITORIALE DEL GIORNO
Milan: E’ un punto capitale!
E’ un punto capitale!
Senza conoscere i risultati della successiva domenica, poi “divenuti” favorevoli al Diavolo Rossonero fino a collocarlo a soli due punti dall’agognato terzo posto, così, Miei Cari Tifosi Rossoneri, dall’Olimpico di Roma, sabato sera, al termine della partita, avevo “telegrafato” all’Editore, con lo spirito di chi aveva vissuto una bella sfida, nella quale il Milan aveva tenuto ampiamente il passo della più “quotata” Roma.
Addirittura, se non fosse stata decretata da…Totti l’espulsione di Armero, proprio nel momento topico dell’incontro e con i Rossoneri che guadagnavano sempre più campo e “animus”, molto probabilmente dal rettangolo romano sarebbe uscita la sorpresa della giornata.
Si, è un punto capitale!
Mi scuseranno i lettori se la sottile ironia fa da sfondo all’incontro e si intreccia con quella che è la drammatica inchiesta giudiziaria capitolina, specchio dei nostri tristi tempi sociali.
E ho esordito, come consueto, proprio così, con questa frase, in conferenza postpartita, con il raggiante Mister Inzaghi, oggetto di complimenti da parte dei Colleghi romani che lo hanno esaltato – giustamente – per aver rivitalizzato, addirittura “creato” – il nuovo Menez, altro giocatore rispetto a quello, incompiuto, visto fino al 2011 sul prato dell’Olimpico.
In una conferenza stampa in cui si è vista tutta la maestria e la classe degli addetti-stampa milanisti, sempre attenti a mantenere altissima la soglia di attenzione verso l’informazione, anche quando questa, talvolta, può essere faziosamente contraria. E comunque, la comunicazione rossonera è sempre in grado di risolvere i problemi dei media ed esaudire le richieste di chi lavora.
Non si può dire altrettanto, almeno in questo frangente, per i loro dirimpettai romani che, l’altra sera, hanno scremato le domande da porre a Garcia, come a “tutelarlo” (a dire il vero, è sembrato più che altro un “tutorarlo”) da improvvide domande avverse.
Dicevamo di un Pippo raggiante, che sprigionava soddisfazione da tutti i pori, consapevole di disporre oramai di una squadra che sul piano tecnico, tattico ed umano incomincia a seguirlo appieno, recettiva sul piano delle motivazioni, in grado di fare bene entrambe le “due fasi” e addirittura da presentare in assoluto spolvero almeno cinque-sei giocatori, come Diego Lopez, Mexes (rivitalizzato in pieno), Montolivo, Bonaventura e, come detto, Menez, che si sacrifica per la squadra e diviene devastante allorquando riparte palla al piede.
Una squadra che incomincia ad avere “autostima” (anche qui specchio psicologico della progressiva autorevolezza che sta acquisendo Pippo!) ed è più sicura a partire dalle fondamenta. In effetti, la difesa non incassa gol da due partite (un solo gol nelle ultime quattro!), paradossalmente proprio quando è venuto a mancare l’intero reparto titolare. Che a centrocampo snocciola buon gioco e duttilità, passando da un 4-3-3 ad un 4-5-1 a seconda del frangente dell’incontro e che, in attacco, presenta un eccellente Menez, che fin qui ha fatto reparto da solo.
Se il Milan disponesse di un centravanti all’altezza!
Sono infatti convinto che, con un paio di innesti mirati, nell’imminente mercato di gennaio, questa squadra possa competere per il terzo posto. Con il coevo scremarsi della rosa (dovrebbero andare via Zaccardo, Njang, Albertazzi e Saponara, quest’ultimo, spero, in prestito).
In buona sostanza, un fine anno sereno e pieno di consapevole speranza per Tutti Noi Tifosi Rossoneri.
Buon Natale a Tutti!
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