Milan: Una sconfitta senza attenuanti, definitiva, letale!

Paolo Vinci

Cari Tifosi Rossoneri,

scrivere, oggi, l’Editoriale è estremamente difficile. Con l’animo rattrappito da una ridda di sentimenti, dalla delusione, alla coscienza serena della realtà, alla speranza.

Ci proverò, dopo l’ennesima serataccia di quest’annata disgraziata vissuta a San Siro, ove il Genoa, 57 anni dopo, batte il Milan per 3 a 1, con un risultato addirittura limitato nel punteggio. Avendolo surclassato in gioco, occasioni da gol, temperamento, tecnica, tattica, cuore e determinazione.

Una sconfitta senza attenuanti, definitiva, letale. Una sconfitta che si incastona in un anno orribile, il peggiore dell’epopea Berlusconiana. Non a caso, Mister Inzaghi ha, fin qui, “incastonato” tutta una serie di record negativi, tali da essere l’allenatore col peggior rendimento dell’era Berlusconi, trent’anni meravigliosi di successi, melius 26 anni di successi e gli ultimi tre sinceramente inanellati da tutta una serie di errori prodromici alla vendita della Gloriosa Società. Vendita che, a questo punto, appare – ed è – la soluzione migliore a patto che si venda ad una Società solida che abbia in animo, con le sorti del Milan, un progetto palingenetico, se pur non a brevissimo termine, progettuale, coerente, solido, tecnicamente sostenibile.

Assistere, come mi è capitato ieri sera al termine dell’incontro vinto strameritatamente dal GriFone Genoano, al pianto di rabbia di un anziano tifoso di un club lombardo che avvicinatosi, dopo avermi riconosciuto, mentre mi accingevo a recarmi, come consueto, in conferenza stampa, con il volto rigato dalle lacrime, mi ha detto testualmente “dica, dica in TV che non si era mai visto un Milan così succube neanche negli anni della B” è qualcosa di struggente.

Si, proprio struggente!

Per una squadra che è, per numero e soprattutto qualità dei successi acquisiti, la prima al mondo e che, purtroppo, in barba al suo palmares inavvicinabile, ha quest’anno inanellato tutta una serie di partite raccapriccianti, dal solo unico denominatore comune: mai, in nessuna partita, ha avuto il pallino del gioco dal primo all’ultimo minuto, avendo subito il gioco di chiunque, dall’ Empoli al Genoa, tutte squadre definite dal nostro Allenatore, superiori al Milan (sic!).

Squadre comunque che, sul campo, si erano effettivamente palesati tali.

Aggiungere altro o continuare ad affermare un postulato scontato come l’assenza di centrocampo, sinceramente, mi sembra ultroneo. Perché ripetitivo.

Tutto ciò che ne è scaturito, nel postpartita, è sembrato un semplice rituale, infarcito di tanta tristezza, da apparire un funerale.

Tutto ciò che oggi 30 aprile 2015 accadrà, sarà una inevitabile conseguenza di quest’ultimo anno triste e grigio. Che va sceverato, da chi verrà, nei minimi dettagli per non prenderne mai più esempio.

Si attendono, mentre scriviamo, le notizie sulla probabile odierna sostituzione di Inzaghi (si parla di Brocchi, ma ne vale la pena a cinque giornate dalla fine e con l’ottimo lavoro che Brocchi sta facendo alla Primavera, qualificata alla fase finale del Campionato?) e, soprattutto, sulla cessione del Milan.

L’auspicio, da Milanistri Veri, è solo uno: che Mister B, il famoso “orientale” Bee Taechaubol, piazzi, in qualità di broker, non solo al miglior offerente, ma al più solido, propositivo, volitivo e competente acquirente la più Gloriosa Squadra del Pianeta, oggi ridotta veramente ai minimi termini.

E che il Buon Dio ce la mandi buona…

Incrociamo le dita ed aspettiamo speranzosi!

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