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EDITORIALE DEL GIORNO
Altre operazioni di mercato per il Milan. Ma un playmaker?

Non vogliamo correre il rischio di venire fraintesi: il Milan dimostra di voler rimediare, ammesso si sia ancora in tempo, alle lacune del mercato estivo, e lo fa con Cerci, Destro, il quasi sicuro Antonelli ed il più che probabile Munoz.
Tralasciando le operazioni in uscita, non meno importanti in ottica contenimento spese, viene legittimo domandarsi quanto possa migliorare un gruppo in profonda crisi di gioco e risultati (la seconda conseguenza della prima). Perché l’arrivo di Destro soprattutto, implica un doveroso cambio di schemi, a maggior ragione se l’unico schema vero sin qui adottato da Inzaghi è stato il tentativo di ripartenza. Non bisogna farsi ingannare: sia col 4-3-3- che con l’albero di Natale, infatti, non c’è stata partita in cui i rossoneri abbiano controllato ed imposto il gioco; quasi sempre il possesso palla è stato appannaggio dell’avversario ed il Milan ha quasi sempre subito l’iniziativa piuttosto che imporla.
Montolivo, pur con tutte le attenuanti del caso per via del lungo stop, anche quando impiegato nel suo ruolo preferito ha faticato non poco a costruire. Questo è un Milan cui mancano soprattutto le idee in campo: quando le rivali si chiudono appena, va in difficoltà mostruosa proprio perché carente in fantasia.
Sappiamo tutti che anche questa sessione di mercato che sta per concludersi è fatta di prestiti più o meno onerosi ma non di acquisti per via delle ristrettezze economiche in cui questo Milan versa; ci permettiamo però di consigliare di iniziare quantomeno a cercare un playmaker da prendere a giugno: da quando il signor Pirlo è stato lasciato libero di accasarsi altrove, per la squadra rossonera si è definitivamente spenta la luce…
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