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             EDITORIALE DEL GIORNO
La riconferma di Seedorf può determinare il futuro del Milan
            
                        17 aprile, 2014 10:32 am
                         Jacopo Galvani
            
                             
                    
                    
                     
                        
                        La riconferma di Clarence Seedorf potrebbe determinare il futuro del Milan.
Infatti se il tecnico olandese dovesse essere riconfermato, in casa Milan potrebbero esserci più di un ribaltone a livello rosa e non solo. Non è di certo un mistero che il tecnico olandese vorrebbe con se sia Jaap Stam, sia Edgar Davids e sia Hernan Crespo e che vorrebbe un determinato tipo di giocatori per creare una squadra dalla mentalità e dalla tecnica competitiva. Confermare Clarence Seedorf potrebbe essere sinonimo di un mercato finalmente all’altezza del nome Milan e di vedere quantomeno un progetto calcistico. L’olandese non ha mai difettato di personalità, anzi, a volte ne ha anche troppa e rischia di mettere in difficoltà chi lo circonda. Seedorf è determinato e soprattutto negli anni ha dimostrato di essere milanista. Seedorf ha abbandonato il calcio giocato per aiutare il Milan e lo ha voluto il presidente Silvio Berlusconi in persona. Clarence è un uomo vero e come tale non può accettare con rassegnazione tutte le decisioni societarie. Lui è nato protagonista ed al momento in cui si è deciso il suo nome si sapeva che tipo di personaggio fosse.
Io sto con Clarence Seedorf, lui ha gli attributi per risollevare e riportare in auge il Milan. Probabilmente i fatti non mi daranno ragione, perchè Clarence a fine anno verrà esonerato per favorire un allenatore che sarà un “signor si”, come lo era il suo predecessore. Di conseguenza ci ritroveremo in rosa giocatori scartati da altre squadre e l’ennesime “occasioni” di mercato. I parametri zero saranno all’ordine del giorno e quindi daremo ancora spazio ai vari Bakaye Traoré, Antonio Nocerino od agli strapagati Philippe Mexes o se preferite Michael Essien. Seedorf non ha chiesto la luna nel pozzo, non ha chiesto Cristiano Ronaldo o Lionel Messi, lui ha chiesto solamente giocatori abbordabilissimi. Chi ha chiesto realmente? Lui ha chiesto le riconferme di Adil Rami e Adel Taarabt, ha chiesto il centrale di difesa brasiliano Doria, un terzino sinistro all’altezza del nome Milan (a lui piace Martins Indi) ed un centrocampista di rottura da affiancare a Nigel De Jong. Ha anche chiesto Adam Maher, duttile e soprattutto giovane centrocampista del Psv. Per ricostruire e tornare competitivi bisogna investire sul mercato e possibilmente prendere i giocatori prima che diventino dei Top Player e questo Seedorf lo ha capito. Seedorf ha fiuto e la dimostrazione è l’operazione Adel Taarabt.
Concludendo, se il Milan confermasse Clarence Seedorf, allora i rossoneri potrebbero tornare in auge ed i tifosi potrebbero tornare a sognare. Dall’altra parte con un allenatore aziendalista, si continuerebbe con questo trend, fatto di parametri zero, frasi fatte tipo “Siamo il Club che ha vinto di più negli ultimi 25 anni” oppure “E’ colpa del fatturato”, “E’ colpa delle leggi italiane”, “Non avere lo stadio ci penalizza troppo” ecc. Insomma, l’Atletico Madrid fattura meno della metà del Milan, eppure è in semifinale di Champions League e potrebbe addirittura vincere la Liga Spagnola precedendo Real Madrid e Barcellona.
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                          Tags: Adam Maher, Adel Taarabt, Adil Rami, Adriano Galliani, Antonio Nocerino, Atletico Madrid, Bakaye Traorè, Barbara Berlusconi, Brasile, Calcio, Clarence Seedorf, Doria, Edgar Davids, Jaap Stam, Jacopo Galvani, Milan, Milan Seedorf, Milanorossonera, Olanda, Silvio Berlusconi 
                    
                
                








