Milan: L’importanza delle coppe europee

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Ieri sera il Milan di Stefano Pioli ha dato dimostrazione di squadra e di forza. Stamattina leggo di vittoria sui resti del “Cholismo”. Mi infastidisce molto leggere questo.

Il Milan ha vinto perché semplicemente nei 180 minuti di gioco disputati contro l’Atletico Madrid è stato superiore. Spero che i rossoneri e soprattutto i tifosi, capiscano l’importanza di rimanere in Europa a prescindere dalla competizione. Qualificarsi agli ottavi di Champions League è e rimarrebbe l’obiettivo primario, ma anche scendere di classe – Europa League – resterebbe ugualmente importante. Leggo di tifosi che sperano nell’ultimo posto per dedicarsi così al solo campionato italiano. Oggi la Serie A vale meno dell’Europa League. Qui lo dico e qui lo affermo. L’eventuale vittoria nell’Europa League ti permetterebbe di tornare in Champions League da testa di serie ed in più la possibilità di disputare due trofei internazionali quali la Supercoppa Europea ed il nuovo Mondiale per Club, oltreché salire vertiginosamente di ranking.

Fatta questa piccola premessa vorrei soffermarmi sulla prestazione di ieri dell’undici rossonero. In questi giorni, dopo la sconfitta con la Fiorentina, molti tifosi mi scrivevano, sui vari social, chiedendo la testa di Stefano Pioli. Capisco che il tifoso è chiamato a ragionare di “pancia”, ma non si può mettere in discussione un allenatore dopo una serie di ottimi risultati per una sola sconfitta – rocambolesca – contro la Fiorentina di Italiano. Stefano Pioli ed il suo staff meritano il rinnovo, anche perché i top allenatori che tutti sognano sono inavvicinabili. Quindi mettiamo da parte i vari Guardiola e Klopp e pensiamo alla nostra realtà e soprattutto alla nostra crescita sportiva.

Capitolo infortuni.

Questo è un argomento molto delicato. Premesso che non mi sono mai permesso di sostituirmi ai medici, perché non credo che bastino internet e due statistiche per conseguire una laurea in medicina avanzata. Come non sono un virologo non sono neanche un preparatore atletico. È vero, il Milan sembra essere perseguitato dagli infortuni.

Al netto di quelli traumatici e di quelli via Covid, i rossoneri hanno fra le loro file anche qualche infortunio muscolare, ma anche su questi cerco e trovo una parziale giustificazione. Prima di tutto osservo anche gli altri club e noto che tutti, più o meno, sono falcidiati dagli infortuni dello stesso tipo. Fatta questa piccola e fondamentale considerazione mi viene da mettere sotto accusa il calendario calcistico troppo intenso. Quindi i veri “criminali” calcistici sono proprio quelle persone che hanno stilato questo tipo di calendario. È normale quindi pensare alla Uefa Nation League, alla Conference League, alle competizioni nazionali sempre più lunghe – ben 20 squadre – e tutto quello che ne consegue in un calcio sempre più frenetico.

La chiosa finale è dedicata a Junior Messias. Personalmente ho sollevato più di un dubbio sul suo acquisto. L’età, la mancanza di esperienza a certi livelli ed il fatto di non essere un nome mi hanno sempre fatto storcere il naso. Devo dire che il gol di ieri sera contro l’Atletico di Madrid mi ha commosso. Ho sempre sostenuto che se il Milan avesse vinto la scommessa Messias si sarebbe potuto girare un film hollywoodiano ed oggi, posso affermare, che le prime scene sono già andate in onda.

Ora testa al Sassuolo e soprattutto i rossoneri saranno chiamati all’impresa contro il Liverpool. La squadra pensata da Maldini, Massara e Gazidis, allenata da Stefano Pioli, ci ha già stupito e smentito più volte. Vai Milan, la strada per tornare grandi l’hai già incominciata!

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