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EDITORIALE DEL GIORNO
Il bivio di Stephan: il derby è decisivo
E’ il talento di punta di casa Milan ma la sua crescita ha subito un brusco stop nell’ultimo anno e mezzO.
E’ bastato però un goal – bellissimo – a Genova ed una buona prestazione negli scampoli finali con la Croazia per urlare al miracolo. “Il Faraone è tornato”, “El Shaarawy è uscito dal tunnel”, “E’ pronto a riprendersi il Milan”. Questi i frettolosi commenti degli addetti ai lavori che hanno presto dimenticato le dubbie prove fin qui fornite dal classe ’92, senza poi parlare del nulla assoluto della scorsa stagione.
E’ indubbio che il ragazzo ha talento e va protetto ed accudito nel migliore dei modi, specie nel particolare momento di carestia tecnica che sta vivendo il panorama rossonero. I suoi 22 anni lo rendono ancora un prospetto di assoluto valore, pronto ad esplodere nel calcio dei grandi ma ancora in tempo a normalizzarsi e a rientrare nella categoria dei ‘buoni giocatori’, quelli che fanno da contorno ma non spostano più di tanto gli equilibri.
El Shaarawy ha ancora tutto da dimostrare. E come dice il buon Antonio Conte: “Deve decidere lui se essere un campione”. Non possiamo ritenerlo già tale per quei 4-5 mesi eccezionali del campionato 2012-2013, quelli antecedenti l’arrivo di Balotelli.
Il goal di Genova è pesante come un macigno. Un’anno e mezzo dopo l’ultimo. Ma è solo un lumicino in fondo a quel tunnel che lo stesso Stephan si è scavato da solo. Ora deve dare seguito alle buone sensazioni. Il suo posto da titolare se l’è conquistato, Inzaghi gli ha ridato fiducia, le porte della Nazionale si sono riaperte, i guai fisici lo stanno lasciando in pace. Ed ora arriva il Derby. La partita più sentita. La prova del Nove è questa: se campione vuoi diventare queste son0 le partite da decidere. Allora potremo affrontare certi discorsi, nel frattempo non sbilanciamoci troppo…
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